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Strumentale. Trascrizione del sample (tratto da un’intervista a Nello Vegezzi):
Io allora militavo nel PCd’I linea nera. Partito comunista, marxista, leninista, e aggiungo stalinista, d’Italia. Partito che si contrapponeva al PCd’I linea rossa, che noi tacciavamo di trotzkismo e di cui eravamo grandi nemici.
Il nostro covo era la Muntà di Ratt. Era lì che nascevano le nostre contestazioni. Quella sera io decisi per il pero; cioè Libertà, il quotidiano di piacenza, proprio quel giorno, quella mattina, parlava diffusamente di Mamma Rosa, cioè una vecchia di San Damiano che aveva avuto una visione della Madonna, che le aveva parlato, e altre balle del genere. Che un però era fiorito in pieno inverno, e altre balle del genere. Insomma bisognava contestare il pero, e bisognava contestare Mamma Rosa.
Purtroppo l’indomani sulla Libertà si lesse che il comando maoista aveva sbagliato e aveva segato il pruno e non il pero. A questo proposito c’è da dire che Gaetano Pantaleoni, il direttore responsabile delle attualità piacentine, in un’intervista a Mamma Rosa, venne a sapere e scrisse che l’albero che fioriva veramente non era il pero ma bensì il pruno, quindi noi sbagliando facemmo giusto.
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2. |
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Vorrei stare qui, seduto alla stazione
Mentre cerco il filo a un groviglio di pensieri
Mi ricorderai domani forse sorridendo
Hai detto “fai attenzione, non posso più venire”
E sono a terra, ma mai migliore
Fa freddo a casa mia, vivo nel torpore
Ho un telefono in tasca da due ore
Squilla senza sosta e non accenno a rispondere
Ricordo il giorno quando hai smesso
Ero contento, ho sperato non piacesse neanche a te
Non è il tempo che mi indeboliscе
Qualcosa inizia, qualcosa finisce
Ma hai confuso il cielo d’inverno
Pеr stelle di notte riflesse nell’acqua
E non accenno a rispondere
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3. |
Il tempo si è guastato
02:49
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Quando il tempo sarà finito
Capiremo cosa sognavi davvero la notte
Ogni tua parola era pesante
Come macigni sul fondo di un fiume
E ho pensato ad alta voce
“per esser soli bisogna essere in due”
Senza realizzare che ero li con te
Quando il tempo sarà cambiato avrò capito
Cosa serviva davvero
Che cosa ci aveva tenuto al sicuro
Cosa vi aveva tenuto al sicuro
Quando eravamo così lontani?
E come hai fatto a pensare
Di essere solo
Ma non lo eri mai
Quando il tempo sarà finito
Noi scapperemo
Lontano dalla casa che ci ha tenuto al sicuro
Ma non lo eri mai
Non lo eri mai
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4. |
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Costruire una torre alta fino al cielo e chiamarla casa
Dire che è solo tua, raderla poi al suolo
Ne abbiamo scavato le fondamenta fino a toccare le vene del mondo
L’ho sognato ancora stanotte, cadevo dall’alto senza fermarmi
Mi svegliavo un attimo prima, non sono riuscito a riaddormentarmi
A riaddormentarmi
Ho avuto freddo fino all’alba, mi sono alzato tremando
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5. |
Oikos
03:56
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Se scappi, laverò io i piatti
Ma almeno non tornare mai più
Per aggiustare tutto quello che hai rotto
Non basterà il tempo
Qui ci sono troppe cose da aggiustare
Te l’ho mai detto?
Non basterà il tempo
Calpesto ogni giorno
Lo stesso scalino malfermo
Non so se di proposito o per abitudine
Tanto dove mi porta non ci voglio più tornare
Te l’ho mai detto, non basterà il tempo
Qui ci sono troppe cose da aggiustare
Te l’ho mai detto?
Non basterà il tempo
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6. |
Spettro
01:27
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E nonostante i ricordi
Lascino segni sui muri
Non riesco a mettere a fuoco
Tutti quanti i colori
Avevi la gioia negli occhi
Solo in certi momenti
E nonostante l’inchiostro
Che mi graffia le dita
Non riesco a mettere a fuoco
Uno sguardo, una ruga
Le tue parole migliori
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7. |
Un altro giorno
03:01
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Un altro giorno
Tenere insieme i pezzi
Affrontare il mondo
Un altro giorno
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